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martedì 9 marzo 2021
Prof. Luca MercalliDocente de “Il cambiamento climatico: un approccio interdisciplinare” presso la Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” nell’Università degli Studi di TorinoPresidente della Società Meteorologica ItalianaDirettore della rivista Nimbus
Si è conclusa con successo la prima Lezione dal titolo “Il Clima che cambia”, vedendo coinvolte centinaia di studenti degli Istituti partecipanti all’iniziativa, frutto della volontà da parte della Prof.ssa Simona Piperno, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Ghisleri”, e del Prof. Alberto Ferrari, Dirigente del Liceo Scientifico “G. Aselli”, di aprire la scuola a temi di grande attualità e a personalità di indubbia competenza scientifica, convinti che in questo nefasto periodo caratterizzato dalla COVID-19 occorra reagire con coraggio a ogni tipo di rassegnazione.Il Prof. Luca Mercalli ha condotto la Lezione individuando nel riscaldamento globale il fenomeno responsabile dell’attuale cambiamento climatico analizzando scientificamente cause ed effetti, osservazioni e scoperte che hanno indotto i climatologi a correlare la variazione della concentrazione atmosferica di molecole climalteranti (in particolare la CO2) all’effetto serra naturale, una fragile “coperta termica” di vitale importanza per il pianeta Terra. Grazie all’estro, al rigore e talvolta al coraggio di alcuni climatologi, durante gli esperimenti (talvolta delle vere e proprie missioni estreme come il Progetto EPICA, Antartide, 1996-2005), condotti al fine di implementare nuovi metodi di misurazione delle grandezze fisiche caratteristiche di codesto fenomeno, la base dei dati si è ampliata mostrando anomalie mai osservate prima. Queste, contribuendo allo sviluppo di teorie che integrassero l’effetto serra antropogenico, hanno indotto la genesi di modelli climatici il cui esito inequivocabile avvalorava altresì dati e osservazioni propri di discipline affini (come la paleoclimatologia, la dendroclimatologia, analisi di fonti storiche etc.). Il Relatore ha saputo attrarre la curiosità degli studenti intervallando alla propria analisi un’impeccabile ricostruzione storica del clima del passato concentrandosi in conclusione sui personaggi e sulle istituzioni che hanno contribuito maggiormente allo sviluppo della climatologia negli ultimi due secoli.L’ultima parte ha visto protagonisti gli studenti; le loro domande e curiosità, focalizzate principalmente sulla ricerca delle soluzioni, hanno indotto una convergenza unanime sul bisogno di comportamenti personali e collettivi di maggiore sobrietà e sensibilità ambientale, in attesa di adeguate azioni istituzionali.